Passa ai contenuti principali

Formazione aziendale, chapter 1: la ricerca dei finanziamenti

Chiunque penserebbe che la prima azione da intraprendere per la costruzione di un piano di formazione sia l'analisi dei fabbisogni, ma non è così. Bisogna, per forza di cose, iniziare dalla ricerca dei finanziamenti. Questo perché, sia che si stia progettando un piano multiaziendale (quindi con agenzia formativa capofila e le aziende committenti beneficiarie) sia aziendale (quindi, ad esempio, per la nostra stessa azienda e a beneficio dei suoi dipendenti), dobbiamo tenere in considerazione un aspetto: la formazione costa. Costa l'ideazione, la progettazione, la selezione, la gestione, la docenza, la valutazione... quindi, anche se la formazione è necessaria (ma attenzione, non obbligatoria) l'imprenditore è quasi sempre propenso a rinunciare. Ovviamente la formazione è uno di quei servizi a cui si può rinunciare, uno dei primi da depennare se diobbiamo rivedere il nostro budget annuale. Forse però bisognerebbe essere un po' più lungimiranti, ma contributi a fondo perduto come i fondi interprofessionali corrono in aiuto di chiunque debba convincere l'imprenditore di turno a farsi aiutare, o a chiunque abbia nella sua strategia la competitività dell'impresa. Quest'ultima situazione può sembrare normale, perchè chiunque dovrebbe volere la competitività della propria azienda, ma non è un concetto così immediato, un po' come l'uovo oggi e la gallina domani.
Ma la cosa particolare è un'altra: da giovane mi sono trovato a dover far fronte a richieste economiche... quindi a fronte di un servizio di formazione (di alto livello) mi veniva richiesto di lasciare qualcosa in azienda...
Comunque i contributi per la formazione facilitano parecchio l'opera di convincimento e strappare un "sì" ci permette sia di fare qualcosa di buono sia di accrescere la nostra immagine (un servizio di alto livello porta inevitabilmente a questo). L'importante è quindi arrivare dal decision maker di turno con un'idea di progetto ben delineata, in modo che il nostro interlocutore abbia solo una risposta possibile.
A questo punto si può passare al capitolo 2...

Commenti

Post popolari in questo blog

Intervista a Stefano Tebaldi - i contributi per le imprese a sostegno dello sviluppo

Interessante videointervista per Radio Veronica One, dove abbiamo parlato delle possibilità che le imprese possono sfruttare per sostenere il proprio sviluppo.

Ottime feste a tutti. E uno sguardo al 2012

Il 2011 si sta concludendo e tutti pensano alle vacanze  (chi le fa) dopo un anno particolare. Certo, per alcuni aspetti poswitivo, per altri negativo. Ma comunque deve invitare a riflettere. Occorre in questo momento, dove la precarietà (o flessibilità) è richiesta e fa da padrona, investire su se stessi. Bisogna necessariamente arricchire il proprio curriculum (che, ricordiamo, non è fatto solo di titoli di studio) per trovarsi pronti quando la ripresa del mercato del lavoro sarà pienamente visibile. Non bisogna perdersi d'animo, ma cercare di migliorarsi di continuo. Se si passa il tempo a piangersi addosso non si fa un passo in avanti, ma due indietro. I periodi di crisi tirano sempre fuori la nostra forza, e la nostra propensione a reagire. E se riusciamo a reagire saremo più forti di prima. Reagire, poi, può avere due significati diversi: tenere duro e non morire, cercando di uscirne più forti o decidere di cambiare totalmente. Nella prima ipotesi occorre pazienza e dedizione

Bando Archè 2020: nuovi incentivi per lo sviluppo di start up in Lombardia (emergenza Covid-19)

Il  Bando  “Archè 2020 – Misura di sostegno alle start up lombarde in risposta all’emergenza COVID-19”   della  Regione Lombardia  è finalizzato a sostenere MPMI, professionisti e start up lombarde a definire meglio il proprio modello di business, trovare nuovi mercati e sviluppare esperienze di co-innovazione in grado di rafforzarle, in particolar modo per affrontare gli effetti negativi della crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. La dotazione finanziaria complessiva per l’anno 2020 è pari a  10.4 milioni di euro , di cui  3 milioni  sono riservati alle  start up innovative e  2.4 milioni  a quelle  culturali e creative . In caso di mancato utilizzo della riserva da parte di start up innovative, culturali e creative, le risorse saranno ridistribuite per finanziare le altre start up in base alla graduatoria. La misura si pone in continuità al “ Bando ARCHÈ – Nuove MPMI Sostegno alle Start up lombarde in fase di avviamento e consolidamento “, intervento che