Questo è il titolo dato da Panorama Economy ad un colloquio con Enrico Finzi, sociologo e presidente di Astra Ricerche.
Il professore trasmette ottimismo, al fine di contrastare uno stato d'animo non propriamente positivo in questo inizio d'anno. In realtà la situazione sta per migliorare ma nessuno se ne è ancora accorto: "i segnali sono chiari, e sono quattro".
Primo: è vero che in generale gli acquisti calano, eppure alcuni settori in particolare rimangono vivaci. Si spende per giochi e tecnologia, concerti, cinema e teatro. Anche nell'abbigliamento il saldo è comunque positivo.
Secondo: ci sono segmenti della popolazione molto dinamici, come gli over 65, gli stranieri e soprattutto le seconde generazioni di immigrati, i quali spendono più di prima. Paradossale.
Terzo: si continua a comprare, a costo di usare i risparmi di una vita "perchè sotto una certa soglia ci sarebbe un arretramento di civiltà".
Quarto: l'ottimismo. Gli italiani, insieme a portoghesi e spagnoli, hanno di norma un atteggiamento più fiducioso rispetto agli altri europei. E continueranno a spendere anche nel 2012.
Siete pronti a scommetterci?
Il professore trasmette ottimismo, al fine di contrastare uno stato d'animo non propriamente positivo in questo inizio d'anno. In realtà la situazione sta per migliorare ma nessuno se ne è ancora accorto: "i segnali sono chiari, e sono quattro".
Primo: è vero che in generale gli acquisti calano, eppure alcuni settori in particolare rimangono vivaci. Si spende per giochi e tecnologia, concerti, cinema e teatro. Anche nell'abbigliamento il saldo è comunque positivo.
Secondo: ci sono segmenti della popolazione molto dinamici, come gli over 65, gli stranieri e soprattutto le seconde generazioni di immigrati, i quali spendono più di prima. Paradossale.
Terzo: si continua a comprare, a costo di usare i risparmi di una vita "perchè sotto una certa soglia ci sarebbe un arretramento di civiltà".
Quarto: l'ottimismo. Gli italiani, insieme a portoghesi e spagnoli, hanno di norma un atteggiamento più fiducioso rispetto agli altri europei. E continueranno a spendere anche nel 2012.
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