Passa ai contenuti principali

Credito d'imposta formazione 4.0: una nuova imperdibile opportunità per le imprese



Il credito d'imposta per la formazione è finalmente realtà: MISE, MEF e Ministero del Lavoro hanno firmato il decreto attuativo.


Da quest’anno le aziende, di qualsiasi settore e dimensione possono beneficiare del nuovo credito di imposta pari al 40% delle spese relative al costo dei dipendenti che partecipano a corsi di formazione aziendale, fino a 300.000 euro/annui per azienda.
La Legge di bilancio 2018 (art.8 DDL bilancio) ha infatti introdotto il “credito di imposta per le spese di formazione 4.0”: 250milioni (per l’anno 2019) a disposizione delle aziende che, dal 31 dicembre 2017, hanno svolto o svolgeranno attività di formazione aziendali rientranti nelle tematiche previste dal Decreto attuativo, in attesa di prossima pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.
L’agevolazione del credito d’imposta è complementare agli interventi dei Fondi interprofessionali, rendendo il vantaggio rilevante.


AMBITI E SPESE AMMESSE
Le attività formative, condivise con specifici accordi aziendali o territoriali, dovranno riguardare i seguenti ambiti:
·    vendita e marketing;
·    informatica e tecniche;
·    tecnologie di produzione.
Per ognuna di queste 3 categorie sono elencate 106 aree nelle quali svolgere la formazione.
Sono ammissibili al credito di imposta le spese per attività formative volte ad acquisire e/o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0: internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali, big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina e manifattura additiva.
Non sono ammissibili invece le spese relative alla formazione per l’adeguamento alla normativa in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, di protezione dell’ambiente e ad ogni altra normativa obbligatoria in materia di formazione.
COME ACCEDERE
Per beneficiare del credito, i costi devono essere certificati da un revisione legale o dal collegio sindacale o da un professionista iscritto nel Registro dei revisori legali.
Le imprese non soggette a revisione legale e prive di un collegio sindacale devono comunque avvalersi della certificazione di un revisore legale dei conti o di una società di revisione, con possibilità di inserire le spese sostenute  (max euro 5.000) nella determinazione del Credito di imposta.
Questa agevolazione è indipendente dal fatto che l’impresa fruisca anche del super e dell’iper ammortamento; inoltre, non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile IRAP.

Non perdere questa occasione! Contattami e sarò felice di aiutarti.




Commenti

Post popolari in questo blog

Intervista a Stefano Tebaldi - i contributi per le imprese a sostegno dello sviluppo

Interessante videointervista per Radio Veronica One, dove abbiamo parlato delle possibilità che le imprese possono sfruttare per sostenere il proprio sviluppo.

Ottime feste a tutti. E uno sguardo al 2012

Il 2011 si sta concludendo e tutti pensano alle vacanze  (chi le fa) dopo un anno particolare. Certo, per alcuni aspetti poswitivo, per altri negativo. Ma comunque deve invitare a riflettere. Occorre in questo momento, dove la precarietà (o flessibilità) è richiesta e fa da padrona, investire su se stessi. Bisogna necessariamente arricchire il proprio curriculum (che, ricordiamo, non è fatto solo di titoli di studio) per trovarsi pronti quando la ripresa del mercato del lavoro sarà pienamente visibile. Non bisogna perdersi d'animo, ma cercare di migliorarsi di continuo. Se si passa il tempo a piangersi addosso non si fa un passo in avanti, ma due indietro. I periodi di crisi tirano sempre fuori la nostra forza, e la nostra propensione a reagire. E se riusciamo a reagire saremo più forti di prima. Reagire, poi, può avere due significati diversi: tenere duro e non morire, cercando di uscirne più forti o decidere di cambiare totalmente. Nella prima ipotesi occorre pazienza e dedizione

Bando Archè 2020: nuovi incentivi per lo sviluppo di start up in Lombardia (emergenza Covid-19)

Il  Bando  “Archè 2020 – Misura di sostegno alle start up lombarde in risposta all’emergenza COVID-19”   della  Regione Lombardia  è finalizzato a sostenere MPMI, professionisti e start up lombarde a definire meglio il proprio modello di business, trovare nuovi mercati e sviluppare esperienze di co-innovazione in grado di rafforzarle, in particolar modo per affrontare gli effetti negativi della crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid-19. La dotazione finanziaria complessiva per l’anno 2020 è pari a  10.4 milioni di euro , di cui  3 milioni  sono riservati alle  start up innovative e  2.4 milioni  a quelle  culturali e creative . In caso di mancato utilizzo della riserva da parte di start up innovative, culturali e creative, le risorse saranno ridistribuite per finanziare le altre start up in base alla graduatoria. La misura si pone in continuità al “ Bando ARCHÈ – Nuove MPMI Sostegno alle Start up lombarde in fase di avviamento e consolidamento “, intervento che